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Montecoronaro

Montecoronaro è situato su uno dei passi dell'Appennino a m.865 s.l.m. da cui un tempo si dominava e proteggeva una delle principali vie di comunicazione tra il nord e il sud dell'Italia, ora facilmente raggiungibile con la superstrada E45. Numerose feste animano l'estate offrendo la possibilità di apprezzare la gustosa cucina locale (polenta, tortelli ecc.), fra queste vanno ricordate: La sagra del cinghiale (3^ domenica di Luglio), la Festa di "mezz'estate" (1^ domenica di agosto). Da non dimenticare una visita alle "fonti" del fiume Savio in prossimità del paese, sul monte Castelvecchio a 1126 m. s.l.m e raggiungibili attraverso un sentiero segnato.

Panorama di Montecoronaro

Storia

Il paese prende il nome dalla caratteristica conformità dei Monti i quali tutt’attorno fanno corona. Le sue origini risalgono intorno all'anno Mille con l'arrivo di quello straordinario evento che è rappresentato dal “Monachesimo Cristiano". Fu allora infatti che le foreste circostanti divennero punto di riferimento per i tanti monaci che, abbandonata la città, scelsero i boschi come luoghi ideali della vita ascetica. A seguito di questo evento, celle e cellette per preghiera erano sparse in boschi e in luoghi solitari. Tutt'intorno fiorivano centri di culto di maggior interesse; fra i più conosciuti, l'eremo di Camaldoli e sui fianchi del Monte Fumaiolo, l'eremo della Cella di S. Alberico. Montecoronaro oggi è un paese che è passato da una tradizione agricola ad un attività principalmente turistica, il villaggio che si estende lungo la via che conduce al Monte Fumaiolo permette di trascorrere una vacanza a contatto con la natura infatti, piacevole e frequente è il contatto con la selvaggina locale caprioli lepri, volpi, cinghiali che sono tornati numerosi a popolare il territorio limitrofo.

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